Attività accertamento IMU/TASI
Con l’approssimarsi del termine della prescrizione dell’ultima annualità ancora accertabile per le attività di accertamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili (31 dicembre) i Comuni stanno per entrare nel periodo in cui inizia ad andare a prescrizione anche la prima annualità dell’Imposta Municipale Unica (IMU) che, dal 1° gennaio 2012 ha preso il posto dell’ICI.
Con la Legge 201/2011 istitutiva dell’IMU è iniziato un periodo tormentato che non ha ancora trovato la sua fine, per i contribuenti e per gli U
ffici Tributari, viste le numerose modifiche che hanno coinvolto la fiscalità locale. Le modifiche intervenute hanno determinato, anno dopo anno, una diversa situazione impositiva che ha creato problemi di calcolo e di liquidazione prima per i contribuenti ed ora per gli Uffici che, nell’immediato futuro, saranno messi a dura prova nel lavoro di controllo e di accertamento. La complessità del lavoro la si può facilmente intuire anche solo guardando lo schema allegato nel quale sono state riassunte le evo
luzioni normative che hanno interessato le principali tipologie tassabili dell’IMU.
L’attività di accertamento dell’elusione/evasione dell’ICI, per la stabilità normativa di quel tempo, portava a ripetere, quasi sempre, negli anni successivi l’accertamento. Con l’IMU, invece, la discontinuità normativa ha certamente determinato condizioni che variano negli anni e quindi, l’evasione di un periodo potrebbe diventare una posizione corretta negli anni successivi complicando, così, notevolmente la capacità di individuare ed accertare le anomalie.
Alla complessità normativa si aggiunge anche la problematica della disponibilità di una Banca Dati dell’IMU attendibile ed affidabile. Le posizioni dei singoli contribuenti negli anni fiscali di vigenza dell’IMU sono infatti costituite da informazioni che hanno provenienza diversa tra loro e che dovranno trovare una sintesi per generare la posizione finale del contribuente. La base di partenza dell’archivio dell’IMU è data dalla consistenza della banca dati ICI che si dovrà integrare con: le nuove dichiarazioni che hanno determinato un calcolo diverso dell’IMU, i flussi informatici degli archivi del Catasto Terreni e del Catasto Fabbricati, i flussi delle dichiarazioni MUI, le denunce di successione trasmesse dall’Agenzia delle Entrare e le eventuali comunicazioni previste dai singoli Comuni. Assemblare i dati provenienti da fonti diverse è attività non sempre agevole da svolgere con procedure informatiche e che richiede una precisa logica di processo, anche per gli addetti ai lavori, da risultare diversa da Comune a Comune.
FABIO LISI
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